Dopo lo scioglimento di società, partiti e organi di stampa rimase soltanto il clero, riunito nel cosiddetto Concilio dei sacerdoti di San Paolo, a colmare il vuoto venutosi a creare a seguito della repressione e dell’emigrazione di politici e uomini di cultura. Organizzazioni come la Società di Maria divennero il fulcro dell’attività educativa e culturale. Il canto sloveno fu circoscritto ai cori di chiesa, che perciò inserivano nel proprio repertorio anche canti laici. Simili organizzazioni svolsero un ruolo fondamentale per la conservazione della lingua materna (slovena), che veniva anche insegnata nell’ambito delle lezioni di catechismo. Le autorità fasciste erano consapevoli del ruolo rivestito dal clero e proprio per questo vedevano nel suo operato l’ultimo ostacolo alla completa assimilazione della minoranza. Già nel periodo del regime di occupazione diversi sacerdoti locali vennero perciò sostituiti con curati militari e in seguito le autorità locali misero in atto una vera e propria campagna contro singoli ecclesiastici, chiedendone la sostituzione e arrivando anche, dopo il 1930, a perseguirli penalmente. I sacerdoti del Litorale continuarono comunque a sostenere la propria gente anche nel corso della Seconda guerra mondiale, collaborando attivamente con il movimento di liberazione nazionale.
La chiesa
Il Cristo sta salvando la pecora, il popolo sloveno. Sullo sfondo stanno bruciando i villaggi dei Brkini. Sono simbolo del terrore l'elmo e le tre lupi.
Lokev, Cristo il Re. Il Cristo è giudice. Tra i buoni troviamo il popolo sloveno, che soffre sotto l'oppressione fascista, tra i cattivi invece Mussolini, esponente della razza ariana e spergiuro.
Slivje – scena della vita del vescovo Martino. Il vescovo Martino salva i poveri – il popolo sloveno, dalle violenze della politica fascista.
Lokev – Seminatore. Durante il giorno il Cristo semina un seme buono, mentre durante la notte un'altro seminatore con la faccia di Gabriele D'Annunzio semina la zizzaina. Sullo sfondo si stanno accumulando nuvole grigie sopra i villaggi di Lokev e Prelože.
L'introduzione e il 22° articolo del Concordato, che colpì le minoranze nazionali. Nel 1929 la Santa Sede e lo Stato italiano sottoscrissero i Patti Lateranensi ed il Concordato. Dopo la firma di questi trattati la posizione del clero della Venezia Giulia peggiorò.
Scuola nel convento di Ilirska Bistrica funzionava diretta dalle suore scolastiche di Notre Dame. La scuola ebbe un ruolo notevole anche per il fatto che le suore insegnavano alle loro alunne di nascosto in lingua slovena.
Le alunne dell'internato della scuola del convento nel 1939. Molte divennero in seguito insegnanti partigiane.
Hrpelje, 1934. I cantanti del coro virile.
Youngsters from Slivje and Markovščina during an excursion to Mt Slavnik with Fr Viktor Berce, the parish priest of Slivje.