Prigioni
Il Tribunale speciale fascista giudicava di norma a Roma, nella famigerata Aula IV. Tra il 1927 e il 1943 vennero istruiti 131 processi a carico di sloveni e croati della Venezia Giulia (su un totale di 978), 544 furono le sentenze di condanna (su un totale di 4.596) e 42 le sentenze di morte, 33 delle quali emesse nei confronti di sloveni e croati.
Primo processo di Trieste
Per ben due volte durante il suo funzionamento il tribunale speciale si trasferì a trieste, un segnale preciso del fatto che stavano per essere decretate delle condanne capitali. Causa diretta del primo processo di trieste fu l’attacco alla redazione del giornale fascista triestino il popolo di Trieste, avvenuto nel febbraio del 1930. L’atto d’imputazione era rivolto contro 87 persone, delle quali soltanto 52 furono catturate. Di queste 18 comparvero dinanzi ai giudici durante la prima fase del processo, altre 30 a più di un anno di distanza. Le condanne furono pesantissime ed ebbero vasta eco sulla stampa straniera. Quattro giovani vennero condannati a morte, gli altri a pene varianti tra i 30 anni e 2 anni e mezzo e soltanto due vennero assolti.
Secondo processo di Trieste
Nel dicembre del 1941 il tribunale speciale si trasferì nuovamente a Trieste. Preparandosi ad entrare in guerra L’italia doveva regolare i conti con i nemici interni. Nel marzo del 1940 ebbero inizio arresti in massa che terminarono dopo l’occupazione della provincia di lubiana e la cattura di alcuni emigranti.
Vennero arrestate complessivamente circa 300 persone; 60 furono mandate di fronte ai giudici, 45 al confino e le altre vennero diffidate o ammonite. Al processo, che si tenne dal 2 al 14 dicembre 1941, vennero giudicati i comunisti, nazionalisti (liberali e cristiano-sociali) e nazional-rivoluzionari, accusati di appartenere al movimento nazionalista che con i suoi metodi caratteristici minava l’integrità e l’unitarietà dello stato. Vennero emanate 9 sentenze di morte (di cui 4 tramutate la sera stessa in ergastoli), 4 accusati vennero assolti e gli furono condannati a complessivi 978 anni e mezzo di carcere.