Con la firma del patto segreto di Londra nel 1915 l’Italia ottenne il Litorale, I’Istria, Zara e alcune isole, concessioni che aveva posto come condizione per la sua entrata in guerra a fianco dell’Intesa. Nel novembre del 1918 le truppe italiane occuparono le terre che erano state promesse, ma l’annessione definitiva avvenne dopo la firma del trattato di Rapallo tra Italia e Jugoslavia nel novembre del 1920: fu così che 600.000 tra sloveni e croati divennero cittadini italiani. I territori neoacquisiti presero il nome di Venezia Giulia.

Lo sbarco delle truppe italiane a Capodistria il 4 novembre 1918.
I Piranesi attendono l'arrivo delle truppe italiane.
Il generale Petitti di Roreto, governatore della Venezia Giulia, tiene un discorso a Pirano il 5 novembre 1918.
Le promesse che il governatore della Venezia Giulia aveva fatto a nome dell'Italia in merito alla tutela della minoranza slovena nel nuovo stato.
Il memoriale che la città di Pirano consegnò al governatore nel 1919.
Il 20 marzo 1921 entrò in vigore il Trattato di Rapallo.
Nei territori sloveni e croati vennero organizzate manifestazioni di dolore. Una cartolina sulla quale Hinko Smrekar illustrò le sofferenze degli Sloveni rimasti sotto l'Italia.
Una cartolina con una poesia di Igo Gruden.