Il fascismo si conquistò il potere con la violenza. Nella Venezia Giulia la sua ascesa ebbe inizio con l’incendio del Narodni dom, sede delle organizzazioni slovene di Trieste. I maggiori nemici erano considerati il partito dei lavoratori e il movimento nazionale sloveno-croato, motivo per cui le squadre fasciste, a Trieste istituite e guidate da Francesco Giunta, prendevano d’assalto e incendiavano le sedi delle organizzazioni slave e operaie, le case di cultura, le biblioteche, le palestre, le tipografie. La violenza fascista si intensificò nel periodo pre-elettorale e durante le elezioni: quelle parlamentari del 1921 furono le più sanguinose, in quanto la gente si ribellò con iniziative spontanee alle squadre fasciste.











