1941–1943
Al momento dell’aggressione alla Jugoslavia, il Litorale era in una situazione difficile. I principali esponenti antifascisti erano in attesa di essere processati a Trieste, gli uomini erano stati reclutati nell’esercito italiano, le armi scarseggiavano e così anche i quadri militari. Fu pertanto il comitato centrale del partito comunista sloveno (KPS) a cominciare a organizzare il movimento di liberazione nazionale nel Litorale. Venne fondata una commissione per il Litorale, che nell’estate del 1941 iniziò a inviare nella regione a titolo di organizzatori gli emigrati che ne erano fuggiti, che a loro volta si avvalsero del sostegno dei locali antifascisti. Ilirska Bistrica, unitamente ai Brkini e a Trieste, furono i focolai della Resistenza e in tal senso i colli Brkini divennero anche la culla del movimento partigiano del Litorale. La prima conferenza di partito per il Litorale, tenutasi nel dicembre del 1942, rappresentò un momento di svolta. Tra i dodici circondari istituiti nel Litorale figuravano anche quello dell’Istria e dei Brkini: i segretari loro assegnati iniziarono a organizzare una rete di cellule del KPS e di comitati del Fronte di liberazione (OF), raggruppati per circoscrizioni e circondari, e nel giugno del 1943 fu anche istituito il distretto del Litorale meridionale.